Buongiorno cari amici, visto che ultimamente mi dedico quasi esclusivamente ad esperimenti con la mia pasta madre, vorrei iniziare a mostrarvi qualcosa.
Chi conosce lo lievito naturale, pasta madre o pasta acida, saprà che occorre dedicare del tempo alla cura del proprio lievito, ma soprattutto bisogna avere molta pazienza nella preparazione dei prodotti, che con la lievitazione naturale richiedono decisamente più tempo.
Si possono preparare dolci (vedi croissant e colomba pasquale), pane, grissini e tanti altri prodotti eccellenti.
Ne ho già sperimentati molti e spero pian piano di riuscire ad aggiungere tutte le ricette qui sul blog.
Oggi inizio con un alimento che ci accompagna ogni giorno e non manca mai sulle nostre tavole: Il pane.
Il pane come una volta, come lo facevano i nostri nonni e che veniva cotto nei forni comuni.
Ora in alcune case è tornata questa buona abitudine e con i forni di nuova generazione si ottengono ottimi risultati.
Un pane casalingo a lievitazione naturale, ottimo ed unico in profumi, digeribilità e conservazione.
Ingredienti:
- Â 800 gr di farina tipo 0
- 500 gr di acqua
- 60 gr pasta madre solida rinfrescata
- 10 gr di malto
- 1 cucchiaino colmo di sale.
Preparazione:
Impastate tutto insieme (io di solito inizio la lavorazione alle 23.00 dopo aver rinfrescato lo lievito alle 19.00 circa e atteso il raddoppio), tranne il sale che va aggiunto per ultimo.
Fate 2 giri di pieghe e mettete a lievitare in un contenitore, unto con un po’ di olio e coperto con una velina, fino al mattino (ore 8.00 circa) ad una temperatura ottimale di 20/22 gradi.
Formate la pagnotta.
Mettetela in un cestino (per far si che mantenga bene la forma), dentro al quale avrete posizionato un canovaccio pulito ed infarinato.
Coprite e lasciate riposare per circa 1 ora.
Ribaltate sulla teglia calda ricoperta da carta da forno (o ancor meglio pietra refrattaria calda).
Fate dei tagli (non troppo profondi) con l’aiuto di una lametta o di un coltello molto affilato e mettete in forno riscaldato alla massima potenza.
Cuocete (cottura statica) a 240° per i primi 15 minuti nella parte bassa del forno, nebulizzando acqua per 2 o 3 volte sul pane e le pareti del forno (più o meno ogni 5 minuti), aprendo solo leggermente la porta del forno.
Poi spostate la teglia a metà del forno e continuate la cottura a 240° per 30 minuti.
Trascorsi i 30 minuti abbassate la temperatura a 200° e finite di cuocere in modalità ventilato per altri 10 minuti a spiffero (con porta del forno leggermente aperta).
Sfornate e fate raffreddare per almeno sei ore in posizione verticale appoggiato su di una gratella in modo che si disperda per bene il calore e l’umidità  ed il pane rimanga croccante.
N.B.: Quando si parla di pane a lievitazione naturale non è facile “dare dei tempi” e delle istruzioni, perchè ci sono delle variabili che possono influire sulla buona riuscita del prodotto. La temperatura è la prima cosa. Con il tempo e con l’esperienza si capisce e si impara a gestire al meglio l’impasto e non si rischia di sfornare “dischi volanti” anzichè fragranti pagnotte 🙂